L’idea era quella di disegnare delle performance, volevo fare dei piccoli disegni uno accanto all’altro a matita, molto simili a dei bozzetti. Un po’ come quando ti metti a guardare dei singoli fotogrammi in sequenza uno accanto all’altro. Le performance non necessariamente dovevano essere elaborate, bastava una piccola azione per poterla disegnare con più schizzi per far notare i piccoli spostamenti del soggetto… Volevo farci un libro d’artista, e visivamente sarebbe stato colmo di disegni, quasi come un quaderno di schizzi appunto. Avevo solo realizzato uno o due fogli di prova con un soggetto che prende dei libri da una libreria